La mia città è sicura?

Stanotte, verso le due, stavo guardando un episodio di una delle mie serie preferite in TV. Domani ho giorno libero, non ho né università né lavoro per cui me la stavo godendo, quando inizia a squillarmi il cellulare: fastidio, la prima reazione, seguita da paura. Era una mia carissima amica che difficilmente mi telefonava.

Rispondo dicendole Ehi! Qual buon vento? E a quest’ora? E la sento subito piangere. Mi allarmo immediatamente perché la situazione mi sembra assurda, delicata e anche molto preoccupante e le chiedo cosa le sia successo. Mi spiega che ero il primo che ha trovato nel telefono e che era appena stata aggredita in centro: un balordo le si era avvicinato mentre stava tornando a casa, ha provato a rubarle la borsa ma lei lo ha steso con il paralizzatore elettrico, uno di quegli oggetti per l’autodifesa che si vedono nei film americani.

Sono rimasto sconvolto. Le ho chiesto cosa abbia fatto, mi ha spiegato che le persone che abitavano lì hanno sentito urlare, si sono affacciate e hanno visto la scena, per cui hanno chiamato la polizia. È arrivata subito, avendo il centro di comando lì a due passi, e hanno interrogato la mia amica ancora sotto shock.

Per fortuna che quella specie di taser era legalissima, altrimenti avrebbe passato molti guai lei, anziché il malvivente che le ha messo le mani addosso e le ha provato a rubare la borsa. Mi sa che qui conviene iniziare a portarne uno nella tasca dei pantaloni, perché io non mi sento più al sicuro…e sono un ragazzo. Mi immagino le ragazze come si sentano camminando da sole per la strada a qualsiasi orario, magari quando inizia a far buio.

La mia città non è sicura per niente, la polizia ha avuto un taglio drastico nel personale e sono rimasti solo pochissimi agenti per 10.000 anime che vivono qua. A me non sembra molto normale!

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