Wow, mi sembra di avere di nuovo diciotto anni, eppure ne ho quasi il doppio. Mi hanno tolto la patente e mi ritrovo a fare l’esame, di nuovo, dopo così tanto tempo. Il motivo? Ho finito i punti, grazie a mia moglie che ne fa di tutti i colori usando la mia macchina: limiti di velocità su limiti di velocità infranti, quanti bisticci abbiamo fatto per questo motivo!
Non mi ricordo praticamente più nessuno di quei cartelli inutili e introvabili nelle mie parte, ma sono costretto a impararli di nuovo. Per fortuna la pratica non l’ho dimenticata né ho dimenticato tutta la parte inerente al motore, due cose in meno da studiare. Anche se in effetti sulla pratica dovrei stare attento, quando c’è l’esaminatore sul sedile dietro, anche in presenza di una rotonda senza un’anima a pagarla, devo ricordarmi di fermarmi e rispettare il codice della strada.
E’ stato un problema soprattutto per il lavoro, sono costretto a prendere i mezzi pubblici che sono sempre in ritardo e non funzionano mai come dovrebbero. Ieri il treno non è proprio passato, non so come sia possibile ma magicamente è scomparso dal tabellone dei treni in partenza e in arrivo della stazione: un minuto prima c’era, perché ho controllato due o tre volte su che binario era, quello dopo no.
Ho preso l’autobus ma sono arrivato comunque in ritardo, fortuna che il mio boss è un amico e non mi ha detto niente. Mi chiama maggiorenne perché mi prende in giro per la storia della patente, e tutte le volte non perde l’occasione di ribadire che al mio posto avrebbe chiesto il divorzio seduta stante.
Fra due settimane ho il famigerato test della teoria, non so se essere preoccupato o sentirmi un idiota per l’essere preoccupato. L’ho già dato una volta, guidare è come andare in bicicletta, una volta imparato non ci si scorda più!