L’avvocato non è gratis: come capire se vale la pena fare causa

Tenuto conto che l’avvocato non è gratis, non sempre conviene fare causa: un buon avvocato sa consigliare il proprio cliente sulla migliore strategia.

Fare causa per far valere i propri diritti non è, e non deve essere un lusso: ma d’altra parte c’è l’esigenza di contenere la mole di liti pendenti nei tribunali e, del resto, l’avvocato non è gratis, quindi non sempre fare causa conviene.

Come leggere il preventivo dell’avvocato: spese legali e onorario

Il preventivo legale non include solo l’onorario dell’avvocato ma anche alcuni costi fissi e imposte che il professionista anticipa per il cliente. Così ad esempio già per iniziare una causa bisogna versare il contributo unificato variabile in base al valore della causa e mettere in conto anche eventuali spese di notifica (quando non è possibile quella via pec) e le cd spese vive (fotocopie, visure, ipoteche etc).

Ti stai chiedendo quanto ti potrebbe costare fare causa? Un buon avvocato dovrebbe essere in grado di darti una stima abbastanza attendibile anche se, ovviamente, nessuno può prevedere in anticipo con esattezza tutto quello che avverrà nel corso del processo (fermo restando che, in caso di tempi della giustizia eccessivamente lunghi, la legge prevede un indennizzo).

Costo avvocato e valore causa: far valere un diritto non è gratis

La difesa è un diritto inviolabile tutelato dalla Costituzione che ha stabilito che tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. Questo però non significa che, salvo alcune eccezioni espressamente previste per il gratuito patrocinio, l’avvocato è gratis. Perché del resto un professionista dovrebbe lavorare gratis? Così ad esempio se l’avvocato per eseguire il mandato deve trasferirsi gli va riconosciuta anche la cd indennità di trasferta, motivo per cui è consigliabile cercare l’avvocato in città (ricerca avvocati geolocalizzata).

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